Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1874
I progetti dell'elegante edificio a quattro piani risalgono all'ultimo quarto del XIX secolo, allorquando il Magistrato Civico approvò, nel luglio del 1874, con decreto n. 14848, l'innalzamento di un fabbricato sul fondo N. Tav. 1438 di proprietà della Casa dei Poveri. Il fabbricato prospetta la sua facciata su Via del Coroneo. L'etimologia di questo nome è piuttosto antica, risalendo ad almeno il XVII secolo, con tale termine si era soliti, infatti, indicare una contrada di proprietà del vescovo Tomaso Chrön di Lubiana, ricca di vigne e di orti, in posizione sopraelevata rispetto a tutte le altre, "servendo a queste di corona" da qui il nome Coroneo. Attorno al 1623 il vescovo donò i suoi fondi ai Gesuiti che lì rimasero fino all'avvenuta soppressione del loro ordine. L'intera contrada passò quindi di proprietà, venendo acquisita dai Padri Armeni. Nel 1796 il Comune venne in possesso di tutti i terreni della zona, destinandoli alla futura città Franceschina e aprendo quella via che proprio da quella contrada derivò il nome: Via del Coroneo.
Immobile ad affaccio unico su via del Coroneo, facente parte di un isolato del Borgo Franceschino, prospiciente Largo Piave. Edificio in stile neoclassico, caratterizzato da simmetria ed uniformità compositiva, con prospetti architettonici semplificati verso la corte interna. Stretta pianta a "C", con quattro livelli fuori terra ed un piano di sottotetto con lucernari. Fori di apertura ad arco per finestre e portoni al piano terreno, rettangolari per le finestre ai piani superiori. Dal portone centrale accesso diretto al corpo scala che conduce ai piani, con vano scale a pianta rettangolare e vuoto centrale; distribuzione interna attraverso due corridoi simmetrici che dal pianerottolo di piano della scala conducono alle ali laterali dell'edificio. Strutture verticali costituite da muratura portante verticale in pietra arenaria, orizzontamenti d'interpiano lignei e copertura in legno a falde inclinate. Scala del tipo in pietra con appoggio su putrella metallica e pianerottoli su voltine. Manto di copertura recentemente rifatto.
LAPIDE (interno): Nell'atrio di entrata, in fondo a sinistra, targa in pietra bianca calcarea inclusa nella muratura a ridosso della scala. (PICT4920.JPG). La targa è ruotata a 90° e reca l'iscrizione: "ATO.CJESU'C - NOME DI M - G + G - A 1759"
Facciata bipartita orizzontalmente. Fascia inferiore costituita da un basamento rivestito in lastre di pietra bianca naturale calcarea bulinata e da una fascia sempre in pietra naturale lavorata a bugnato rustico fino alla cornice marcapiano del primo solaio sostenuta da mensoline a voluta; archivolti di porte e finestre del piano terreno delineati da lavorazione a bugnato e chiavi di volta dei portali evidenziate da bugnato diamantato. Fascia superiore rifinita ad intonaco color grigio tortora in bugnato liscio a fasce orizzontali fino al coronamento di facciata; marcapiani a livello del primo e secondo solaio e cornici modanate di collegamento orizzontale dei davanzali movimentate dallo sporto delle finestre; marcapiano modanato a livello del solaio di sottotetto e coronamento in pietra lavorata a dentellature rompigoccia con motivo di foglia d'acanto. Manto di copertura del tetto in coppi curvi rossi. Pluviali metallici esterni laterali alla facciata, rientranti nella muratura poco al di sopra della cornice marcapiano del primo solaio. Portone principale ligneo di accesso, a due ante e a sei specchiature, sovrastato da lunetta con telaio ligneo vetrato e semplice motivo geometrico a raggiera; medesima forma e tipologia per i due portoni laterali, ma con porte a due ante e a quattro specchiature. Serramenti vetrati delle finestre ai piani superiori a due ante, non originali, in legno verniciato chiaro; della medesima fattura le finestre ad una sola anta del piano terreno, protette da griglie metalliche verniciate di nero. Fori delle finestre del primo piano decorati da finte balaustre in pietra con motivo a vaso, cornici a lesena e piattabande con fregio centrale rotondo; al secondo piano balaustre in pietra con motivo geometrico a traforo, cornici in pietra modanata, piattabande con fregio centrale quadrato sovrastate da timpani triangolari sostenuti da mensoline a voluta; al terzo piano fori finestra con semplice cornice modanata sostenuta da peducci. L'atrio di ingresso presenta finiture non originali, con pavimento in marmo rosso a riquadri grigio chiaro e rivestimento delle pareti in legno. Finiture interne sobrie, con murature in intonaco liscio bianco. Scale con gradini in pietra bianca bulinata, parapetto originale in ferro verniciato nero con corrimano in legno ed elementi di ringhiera con motivo a losanghe; di epoca successiva il secondo corrimano a maggior altezza e le battute laterali in marmo rosso delle pedate. Finitura originale in graniglia nei pianerottoli intermedi mantenuta fino all'arrivo del primo piano, e qui sostituita come ai piani superiori da pavimentazione in lastre di marmo grigio chiaro. Verso il cortile interno fori finestra rifiniti da semplice cornice in pietra bianca naturale, con serramenti della stessa tipologia di quelli esterni; per le finestre del sottotetto imposta bassa e protezione tramite griglia metallica di recente fattura. Cornice modanata originale per le porte interne, tranne nel sottotetto. Pavimentazione in legno con motivo a spina di pesce negli ambienti interni e nei corridoi; finitura non originale a piastrelle nel sottotetto. Contro-soffitto per il passaggio di impianti tecnologici realizzato in epoche recenti.
Compilato in data: 2007