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Fabbricato di Via Franca 16

Kosmaz, Paolo - architetto

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Localizzazione
Trieste
Via Franca, 16
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 4585
Uso attuale
Residenziale - abitazione
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 28/05/2008
Vincoli

1928

I progetti dell'elegante edificio, opera dell'arch. Paolo Kosmaz e prospettante la propria facciata su Via Franca, risalgono al 1928, allorquando il Comune concesse il permesso di costruire sei case ad uso di civile abitazione sui fondi N. Tav. 3779 e 3418 di proprietà del cav. Ferdinando Polacco. Dei sei originari fabbricati, ora ne rimangono purtroppo solo tre: la costruzione al numero civico 16 risulta in realtà modificata nei decori strutturali primitivi che prevedevano, inizialmente, una facciata più ricca di elementi architettonici, soprattutto per quanto concerne le finestre site al primo e secondo piano. Le pietre bianche a vista del mezzanino, il bicromatismo del prospetto, il portone d'ingresso quasi nascosto dalle ripetute volte a tutto tondo, conferiscono indubbiamente all'intero edificio dignità ed importanza.

Il fabbricato, che rivolge il suo fronte principale sulla Via Franca, costituisce un elemento di completamento della cortina di architetture della prima metà secolo XX, che sul colle di San Vito delimitano il perimetro di un isolato di grandi dimensioni con al centro una vasta corte interna, su cui si prospettano le facciate postiche dei corpi edilizi. Il fabbricato si eleva in altezza per sette piani fuori terra, più un livello seminterrato. La ricca composizione neo-barocca della facciata suddivide chiaramente il basamento dalla parte superiore e in maniera più semplice mette in evidenza la porzione di coronamento dell'ultimo livello. La struttura è in muratura portante con travature in calcestruzzo armato, solai in laterocemento, copertura a doppia falda.

La facciata su Via Franca presenta un basamento trattato a bugnato liscio in pietra artificiale in corrispondenza del piano terra; un abbassamento in pietra bianca rigata protegge il bugnato dalle intemperie mettendo in evidenza la pendenza della pubblica via. La simmetria della composizione è segnata sull'asse da una ampio foro archivoltato in corrispondenza del serramento di ingresso, arretrato rispetto al filo di facciata, da una chiave di volta a voluta posta a sostegno di una finta balaustra a livello del marcapiano del primo solaio e dalla ricca cornice a finto bugnato del foro centrale di facciata al primo piano. Il portone di ingresso si presenta in legno verniciato naturale a due ante vetrate borchiate sul perimetro, con sopraluce vetrato semicircolare e inferriate metalliche di protezione con decorazioni geometriche. Inferriate in ferro battuto decorate a voluta proteggono i bassi serramenti vetrati delle cantine. I fori finestra del piano terreno a fianco del portale centrale sono messi in evidenza unicamente da un davanzale aggettante modanato; i fori laterali sono incorniciati da una serie di conci diamantati, da un davanzale quadro e sporgere e da un architrave modanato con chiave decorativa centrale a voluta. Al primo piano i fori finestra rettangolare sono incorniciati da un bugnato liscio in pietra artificiale, una lunetta decorativa con decoro floreale sottolinea la dimensione verticale dei fori chiudendo con una chiave di volta liscia la cornice, che giunge a toccare superiormente il davanzale del livello superiore. Al secondo piano i fori architettonici sono messi in evidenza da cornici modanate in pietra artificiale e da un davanzale modanato a sporgere; l'architrave modanato a sporgere con rompigoccia è rifinito superiormente da una manto in coppi curvi rossi. Al terzo piano cornici lisce inquadrano i fori architettonici, accompagnate da davanzali quadri sostenuti da mensole a voluta e da architravi modanati a sporgere con rompigoccia. Al quarto piano cornici e davanzali modanati riquadrano i fori, mentre semplici cornici lisce sottolineano quelli del quinto piano, sotto un marcapiano quadro posto all'altezza del solaio dell'ultimo livello. I fori del sesto piano si estendono dal marcapiano sino all'ampio sporto della linda in pietra artificiale. A scandire gli intervalli dei vuoti all'altezza del coronamento, tondi decorativi raffiguranti anfore a bassorilievo sono posti nelle specchiature semplicemente tinteggiate colore ocra. Tutti i serramenti di finestra, dotati di avvolgibili esterni, si configurano a due ante in legno verniciato bianco con sopraluce; fanno eccezione i serramenti dell'ultimo livello dove si notano serramenti in alluminio satinato a specchiatura unica con sopraluce. Pluviali in metallo verniciato color panna scendono esternamente alla muratura sino al livello del primo piano per poi entrarvi poco sopra la linea dei davanzali delle finestre. Nell'ingresso una cornice architravata in legno decorato a motivi geometrici a smalto color marrone su sfondo panna e bordature color nero, segna l'arrivo di una breve rampa di scale al piano terra rialzato. Internamente al vano scala i pavimenti e le scale sono completamente rivestiti in marmo; le superfici verticali sono intonacate in color bianco con un abbassamento in smalto murale color giallo chiaro e un battipiede in smalto color testa di moro; il parapetto in ferro battuto a motivi geometrici della scala è rifinito superiormente da un corrimano in legno verniciato naturale. I serramenti di accesso agli alloggi in legno smaltato color panna, sono posti accoppiati centralmente sul pianerottolo di piano; l'accesso all'ascensore avviene a mezzo di grandi serramenti vetrati in legno smaltato con sopraluce semicircolare.

Compilato in data: 2007

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