Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1874
I primi progetti relativi alla costruzione di un caseggiato ad uso abitazione da erigersi sul fondo N. Tav. 275 di Chiadino, sull'angolo della Via Farnetto ed Amalia di proprietà del Sig. Silvio Macchiavo, risalgono al 1874. Il 31 maggio dello stesso anno il Magistrato civico approvò, con decreto n. 10998 i piani di fabbrica. Nel 1874 fu presentato altresì un "progetto di una macchina a vapore occorrente per erigere una nuova fabbrica di cioccolato di proprietà del Sig. Leyet nel piano terra del nuovo stabile in Via Farnetto e Via Amalia".
Il fabbricato è posto all'incrocio tra la Via della Ginnastica e la Via Gatteri. La composizione di facciata è regolare, con quattro livelli fuori terra sono sottolineati orizzontalmente da un basamento a bugnato e da un coronamento modanato. I prospetti interni si affacciano su una corte interna all'isolato. La struttura è costituita da muratura portante in arenaria e orizzontamenti lignei; le scale sono del tipo in pietra appoggiato su putrelle metalliche; la copertura è a falde.
Le due facciate prospettanti sulla pubblica via sono trattate in maniera omogenea nella partitura e nelle decorazioni. Una fascia basamentale trattata a bugnato rustico ad intonaco presenta un abbassamento in pietra artificiale su tutto il perimetro fronte strada. I fori archivoltati del piano terra sono sottolineati da semplici fugature dell'intonaco. I serramenti sono a specchiatura unica con sopraluce. Il portone di ingresso è in ferro con specchiature vetrate. L'angolo e le porzioni laterali sono marcate da un leggero aggetto a dalle fugature orizzontali dell'intonaco. Ai piani superiori i tre fori architettonici centrali sono forniti di serramenti lignei a doppia anta a sei specchiature verniciati in colore bianco con serramenti oscuranti tradizionali. Lateralmente due serramenti affiancati di dimensioni minori danno luce ai vani accessori. Al secondo piano del prospetto posto lungo la Via Ginnastica, un balcone in pietra sorretto da mensole a voluta e delimitato da un parapetto a balaustrini, segna l'asse di simmetria della facciata. Architravi modanati con gocciolatoio in pietra bianca proteggono i serramenti del secondo piano. Due sottili marcapiani segnano la porzione del sottofinestra al secondo piano, decorata da specchiature con motivi geometrici. Al piano terzo un altro sottile marcapiano modanato collega orizzontalmente i fori finestra. La banchina in pietra è raccordata alla facciata tramite un cornice con semplici modanature in intonaco. Gronde e pluviali in lamiera verniciata bianca sono posti esternamente alla facciata sino al livello del solaio del primo piano. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi. L'atrio di ingresso è pavimentato in marmette di graniglia e cemento. Gli interni sono semplicemente intonacati in colore giallo chiaro con abbassamento a smalto color ocra. I serramenti laterali di accesso ai locali al piano terra sono lignei a doppia anta verniciati al naturale. Le scale in pietra si sviluppano senza pianerottolo attorno ad un pilastro centrale; il parapetto metallico verniciato rosso e bianco presenta un corrimano ligneo verniciato naturale. I pianerottoli di piano sono pavimentati in lastre di pietra calcarea squadrata. I serramenti di porta di accesso agli appartamenti sono in legno a doppia anta verniciati in color marrone. Nel sottotetto il pavimento è composto da tavelle in cotto.
Compilato in data: 2007