Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XIX
Il 17 settembre 1892 il Civico Ufficio Edile approvò il progetto per l'alzamento e la riduzione dello stabile comunale N. pol. 30, Tav. 226, di S. M. Maddalena Superiore. Il semplice edificio a due piani venne destinato a centro di accoglienza: al primo piano trovarono ubicazione un refettorio-palestra, un locale di benvenuto e una stanza d'istruzione, al secondo una cucina e altri locali annessi. Nel 1899 Giovanni Scalmanini firmò un progetto per "la costruzione provvisoria di una tettoia in legno con copertura di cartone asfaltato per uso di locale di ricreazione dei fanciulli accolti dalla Congregazione dei RR PP salesiani nella realità n. 29 di Via dell'Istria". Risale invece al 1994 il progetto per la realizzazione della copertura di parte delle aree esterne del Centro diurno Marenzi.
Il fabbricato, isolato su lotto di pertinenza trattato a giardino, si trova in un'area della città sviluppatasi principalmente nella seconda metà del secolo XX grazie alla diffusione di edilizia residenziale rappresentata da blocchi pluripiano di dimensioni medio-grandi. Per la sua tipologia risalente ai primi anni del secolo XX, l'edificio si distingue notevolmente da quelli che caratterizzano il contesto. Il fabbricato si posiziona sopraelevato rispetto alla Via dell'Istria, al centro di un ampio giardino, al punto che la costruzione risulta poco visibile dalla pubblica via. La pianta di dimensioni ridotte è di forma regolare pressoché quadrata; le funzioni interne si distribuiscono su due livelli continui fuori terra e le scale sono posizionate in prossimità della facciata sud. La composizione molto semplice della facciata fa intuire un'influenza tardo-eclettica le cui caratteristiche salienti sono andate perdute nell'opera di ristrutturazione. La struttura portante, rinnovata completamente nel corso dell'ultimo decennio del secolo XX, è mista, costituita da solai in laterocemento, muratura perimetrale portante in arenaria e copertura lignea; la scala è del tipo appoggiato su setto portante.
L'ingresso sulla Via dell'Istria è caratterizzato da un'interruzione del muro di cinta perimetrale che costituisce anche la struttura di contenimento dei terrazzamenti del giardino interno. Esternamente rivestito in pietra arenaria, il muro è lasciato in calcestruzzo armato facciavista all'interno. Una lunga scala rettilinea porta al fabbricato sistemato in posizione centrale nella parte più alta del lotto in corrispondenza del confine nord-est; una rampa più ampia consente ai mezzi motorizzati di raggiungere la quota di imposta del fabbricato. Una struttura esterna in calcestruzzo armato, con un percorso protetto da una pensilina vetrata, ospita l'impianto di elevazione che permette ai disabili di superare agevolmente il dislivello tra il piano di ingresso al giardino e la quota del fabbricato. I percorsi pedonali e carrabili interni sono pavimentati in porfido. Un antico pozzo in arenaria completo di coperchio in ferro battuto, trova posto all'angolo est del lotto. I terrazzamenti del giardino sono delimitati da murature in calcestruzzo armato facciavista e parapetti metallici verniciati color testa di moro. Le facciate dell'edificio principale sono trattate in maniera omogenea sui quattro lati. Una modesta fascia basamentale rivestita in piastrelle in cotto protegge gli intonaci dalle intemperie. La restante superficie delle facciate risulta intonacata liscia tinteggiata in color rosa antico. Lo sporto di linda è semplicemente intonacato in colore bianco. I serramenti vetrati in alluminio laccato bianco, sono tutti a specchiatura unica di modeste dimensioni. Sul prospetto principale sud-ovest la porta vetrata di ingresso a due ante si trova alla sommità di una breve rampa per disabili che permette l'accesso al piano terra leggermente rialzato. Sul lato sud-est due porte in metallo verniciato color testa di moro costituiscono l'ingresso di servizio e l'ingresso al locale tecnico. Il manto di copertura in coppi curvi rossi uso Trieste scarica l'acqua piovana in gronde e pluviali in metallo verniciato color testa di moro che scendono esternamente dalla copertura sino a terra. La facciata esposta a nord-est e prevalentemente addossata al terrazzamento di confine con il lotto adiacente, risulta completamente cieca. Internamente i locali risultano semplicemente intonacati alle pareti, con i pavimenti in pvc e gomma antisdrucciolo.
Compilato in data: 2007