Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XVIII
L'antica Gattinara, definita già dall'Agapito sul finire del XIX secolo come un "lieto villaggio moderno", ebbe, sin dal lontano XVII secolo, una propria cappella la cui unica traccia ormai esistente è un'antica acquasantiera risalente al 1673. La chiesa, edificata nel 1784 al tempo di Giuseppe II, grazie alla benevola intercessione ed interessamento del governatore Pompeo Brigido, che proprio in quella zona possedeva numerosi terreni, fu solennemente consacrata il 25 maggio 1800 dal vescovo Ignazio Gaetano Buset di Faistenberg. E' lecito supporre che allorquando la chiesa fu eretta a curazia vi fosse anche un edificio destinato ad ospitare l'abitazione del parroco e la scuola del paese. Nel 1836 l'Ispettore Civico Edile approvò un progetto di ampliamento dell'esistente edificio della Casa Curata destinandolo ad uso scolastico. L'originario fabbricato a due piani ospitava non solo gli alloggi del curato, ma anche quelli del "nonzolo". Nel 1899 fu addirittura ipotizzato lo spostamento della chiesa e della Casa Curata in area più accessibile ad opera di Giorgio Polli.
La casa canonica e l'edificio parrocchiale, tra loro addossati, sono costituiti da due corpi di fabbrica dagli accessi indipendenti. Il primo si presenta come un edificio settecentesco a pianta quadrata molto semplice nella conformazione, privo di decorazioni. E' organizzato dal punto di vista distributivo su un corridoio centrale passante che arriva sino all'uscita sul retro; una scala in pietra del tipo ad appoggio si sviluppa trasversalmente ad esso. Strutture in muratura portante di arenaria, solai e copertura a padiglione in legno definiscono l'ossatura della costruzione. Il secondo è costituito da un piccolissimo edificio a pianta quadrangolare, con murature portanti perimetrali e copertura lignea a falde.
L'edificio della canonica è semplicemente trattato a intonaco liscio su tutti gli affacci, sino al risvolto stondato all'intradosso della banchina. Tutti i serramenti sono incorniciati da elementi in pietra bianca bulinata. Al piano terra serramenti vetrati lignei color testa di moro a doppia anta doppi a quattro specchiature sono protetti da inferriate metalliche verniciate bianche. Al piano superiore i serramenti a doppia anta in alluminio laccato bianco sono invece protetti da oscuranti esterni in alluminio color testa di moro. Gronde e pluviali in lamiera verniciata grigia raccolgono le acque meteoriche dal manto di copertura in coppi curvi rossi "uso Trieste". All'interno le superifici verticali sono semplicemente intonacate, mentre i pavimenti in legno prefinito contrastano con i serramenti vetrati verniciati ad olio in color ocra. L'edificio parrocchiale, trattato esternamente in intonaco color rosa, presenta un ingresso protetto da una bussola vetrata in alluminio verniciato color verde scuro, simile agli altri elementi oscuranti che proteggono i serramenti vetrati in legno. All'interno le superfici murarie sono semplicemente intonacate; il pavimento presenta un rivestimento in marmo policromo a scacchiera con cornice perimetrale.
Compilato in data: 2007