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Stazione di Campo Marzio

Seeling, Robert

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Localizzazione
Campo Marzio; Trieste
Via Giulio Cesare, 1; Via Ottaviano Augusto, 20
Comune Censuario: San Vito; numero anagrafico: 137
Uso attuale
Culturale - museo
Condizione giuridica
proprietà privata
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 490/1999 di data 24/02/2004
DLgs n. 42/2004 di data 26/03/2009
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
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1906

L'edificio della stazione di Campo Marzio, denominata in origine Triest Staatsbahnhof, per distinguerla dalla Stazione della Ferrovia Meridionale che aveva capolinea nell'attuale Stazione Centrale, fu costruita nel 1906 dall'architetto delle ferrovie austriache Robert Seeling. L'edificio andava a sostituire la precedente piccola stazione di Sant'Andrea. Questa prima stazione era composta da sei binari, un edificio per i viaggiatori, un magazzino e un deposito. Nei primi anni del Novecento il complesso venne ampliato in concomitanza con la costruzione della Transalpina e dell'attuale porto nuovo: tali opere richiesero consistenti lavori di interramento nella zona compresa tra la Lanterna e l'Arsenale del Lloyd. La nuova stazione, inaugurata nel luglio del 1906, era dotata di un impianto centralizzato per la manovra degli scambi, e si componeva di un grande fascio di smistamento con 24 binari, di una tettoia viaggiatori con fabbricato di testa servito da quattro binari a scartamento ordinario ed uno a scartamento ridotto e di uno scalo merci con due vasti magazzini serviti da binari coperti. Tra il fabbricato viaggiatori ed i magazzini venne sistemato il piazzale a scartamento ridotto della "Parenzana" con le relative attrezzature. Fu anche realizzato un deposito locomotive con rimessa a dieci binari, servita da una piattaforma girevole di 18 metri. Nel 1921 la Stazione assunse la denominazione attuale di Campo Marzio. Nel 1942 venne rimossa la grande volta in ferro e vetro che proteggeva le testate dei binari, nel corso della raccolta del "ferro alla patria" che aveva caratterizzato il periodo bellico. Nel primo dopoguerra, pur essendo uno scalo di notevole capacità e modernamente attrezzato, l'importanza di Trieste S. Andrea diminuì: da un lato era venuta a cessare la sua funzione concorrenziale nei confronti della Ferrovia Meridionale, gestita da una società privata (ora l'intera rete apparteneva alle Ferrovie dello Stato), dall'altro i nuovi confini avevano mutato gli equilibri economici e le direttrici del traffico. I servizi viaggiatori a lungo percorso diminuirono sino a cessare del tutto con la seconda guerra mondiale, nel 1935 venne chiusa la Parenzana, dal 1945 cessava il servizio viaggiatori per la Transalpina e, con la chiusura della linea per Erpelle, nel 1959, la stazione perdeva il suo ultimo servizio passeggeri. Gli edifici vennero lasciati in degrado fino agli anni Ottanta, quando si decise di aprire un Museo nel fabbricato passeggeri e di restaurare il complesso. Nel 1984, con l'apertura del Museo ferroviario, le ferrovie hanno disposto il restauro di tutte le opere murarie esterne. Nel 2009 è stato riconosciuto l'interesse culturale anche ai binari e rotabili d'epoca.

La struttura della stazione è caratterizzata da una planimetria a "U", con i prospetti principali che si affacciano uno in via Ottaviano Augusto, rivolto verso il mare e uno su via Giulio Cesare. La facciata rivolta verso il mare è costituita da due corpi laterali di tre piani e un corpo centrale leggermente arretrato, sempre di tre piani. Nei corpi laterali, al pianterreno, semicolonne in stile neorinascimentale e neomanieristico fiancheggiano le finestre centrali dei corpi aggettanti. Al primo piano, paraste incorniciano le aperture centrali. Frontoni triangolari concludono in alto i corpi laterali. Sul tetto corre una balaustra con pilastri ornati da cartigli agli angoli. Il corpo centrale arretrato presenta, al pianterreno, paraste a bugnato e decorazioni vegetali sotto ai frontoni delle finestre. Il piano superiore è caratterizzato da lesene lisce e cimase lineari a coronamento delle finestre. Al centro si eleva un timpano a semicerchio sormontato da un elemento scultoreo a conchiglia. Il fronte che si affaccia su via Giulio Cesare presenta, al centro, l'ingresso principale alla stazione ed è caratterizzato da due corpi di solo un piano e una parte centrale sopraelevata di un piano. L'ingresso, sormontato da un ampia finestra termale, è fiancheggiato da due torrette. Presenta episodi decorativi a rilievo ai lati e sopra l'arco centrale. Una cornice a dentelli conclude in alto la facciata.

ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno) Sopra all'ingresso principale è collocato un elemento scultoreo in stucco a rilievo raffigurante una ruota fiancheggiata da due ali, a simboleggiare la Ferrovia. Una cornice decorativa con ovuli e motivi geometrici circonda l'arco dell'ingresso. Alcune finestre del piano terra sono ingentilite da fregi vegetali scolpiti. MENSOLE( esterno) Mensoline a voluta sostengono i frontoni delle finestre. Mensole semplici a sostegno dello sporto di linda. STEMMI(esterno) Ai lati dell'arco d'ingresso sono presenti due stemmi incorniciati da volute vegetali raffiguranti, uno l'alabarda di Trieste e uno lo stemma sabaudo.

Compilato in data: 2007

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