Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Corti, Domenico - architetto ; Baldini, Giuseppe - architetto
1832
Il palazzo fa parte di un gruppo di edifici prospicienti Riva Nazario Sauro costruiti tra gli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, nel corso di una fase di forte espansione del Borgo Giuseppino interessato da un progetto di ampliamento delle rive. L'immobile sorge su Piazza Venezia, in origine Piazza Giuseppina, formatasi inseguito ai lavori di interramento e sistemazione delle vie prospicienti il mare; lo spazio, conosciuto con il nome di Piazza Ganza, si presenta di terra battuta fino all'intervento di selciatura del 1865 e concluso con la successiva lastricazione con blocchi di masegno. Sulla Piazza si affacciano palazzi importanti tra cui l'antica dimora del Conte Pasquale Rivoltella. L'edificio s'inserisce nell'ottocentesco complesso architettonico delle rive, caratterizzato dall'adesione a motivi neoclassici, che determinano un "effetto di parete continua" sul mare (Firmiani, 1989). Il palazzo viene costruito nel 1832 su progetto dell'architetto Domenico Corti; la struttura viene progettata tenendo in considerazione la funzione commerciale dell'immobile, caratterizzato da ambienti di grandi dimensioni voltati. Il palazzo viene modificato pesantemente su disegno del 1863 dell'architetto Giuseppe Baldini; l'intervento riguarda soprattutto la decorazione in facciata e la distribuzione degli spazi interni. Il prospetto viene innalzato di un piano e arricchito di particolari decorativi di gusto "eclettico", mentre all'interno le stanza vengono dotate di nuovi elementi rispondenti ad esigenze d'igiene e comodità. L'ingresso dello stabile viene ampliato ed arricchito con l'inserimento di una nuova scala. Nel 1876 l'edificio viene acquistato dal Governatore della Comunità Serbo-Orotdossa Cristoforo Sculjevic, al quale si deve la commissione di un progetto decorativo per i soffitti del piano nobile affidato al pittore triestino Eugenio Scomparini. La Comunità Serbo-Ortodossa acquista il palazzo con decreto di aggiudicazione ereditaria nel 1911.
La struttura, a pianta rettangolare, è costituita da quattro piani fuori terra. Affaccio su Piazza Venezia, Riva Tommaso Gulli e Via del Lazzaretto Vecchio. L'edificio presenta un pianoterra rivestito a bugnato, mentre i piani superiori sono trattati ad intonaco di colore giallo. Il prospetto principale è tripartito da due lesene scanalate di ordine gigante che individuano la parte centrale lievemente aggettante, mentre una coppia di lesene è collocata alle due estremità; tale suddivisione si ripete anche nelle facciate laterali prive però dell'aggetto centrale. Il pianoterra è articolato da aperture ad arco a tutto centro alternate a fori rettangolari. Il secondo piano è caratterizzato da una serie di finestre arricchite da frontoni spezzati; al centro spicca un balconicino a balaustra su cui si apre una porta finestra con timpano triangolare. Tale balconcino si ritrova al piano superiore, collocato nelle due penultime aperture della facciata. Le finestre del terzo piano presentano cimasa lineare in pietra. All'ultimo piano si trovano piccole finestre rettangolari poggianti su una fascia marcapiano in pietra aggettante. A coronamento della superficie muraria è collocata una cornice a mensoloni che corre per tutto il perimetro del palazzo.
BALAUSTRA (esterno): Balaustra in pietra in corrispondenza dei balconcini del secondo e terzo piano del prospetto principale. LESENE (esterno): Lesene scanalate di ordine gigante con capitello decorato con motivi floreali e teste floreali ad articolare la superficie muraria dell'edificio. CORNICE (esterno): Cornice a mensoloni a coronamento della superficie muraria per tutto il perimetro dell'edificio. LAPIDE (esterno): Lapide recante l'iscrizione "Lascito di Cristoforo Scuglievich nostro grande benefattore, nato a Mostar il 22.IX.1843, morto a Trieste il 9.I.1909" in corrispondenza del portale d'ingresso principale.
Compilato in data: 2007