Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1825
Il palazzo fa parte di un gruppo di edifici prospicienti Riva Nazario Sauro costruiti tra gli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, nel corso di una fase di forte espansione del Borgo Giuseppino interessato da un progetto di ampliamento delle rive. L'edificio s'inserisce nel complesso architettonico delle rive, caratterizzato dall'adesione a motivi neoclassici, che determinano un "effetto di parete continua" sul mare (Firmiani, 1989). Il palazzo viene costruito nel 1825 su progetto di Domenico Corti, architetto e consigliere della Comunità Israelitica della città. Il palazzo viene eretto sul fondo appartenente in origine a due diversi proprietari; l'esito finale comporta una soluzione innovativa caratterizzata da una visione omogenea dei due corpi abitativi che compongono lo stabile. Rispetto al progetto originale in esecuzione viene aggiunto un ingresso sulla facciata di Via Luigi Cadorna e vengono apportante delle varianti nella decorazione delle lesene. La distribuzione degli spazi interni rimane fedele all'originale. Nel 1827 il palazzo viene acquistato da Cristoforo Popovic, per passare nel 1854 a Girolamo Sculjevic e da lui in seguito ai suoi figli. Risalgono al 1910 le modifiche apportate all'ultimo piano dell'edificio per la costruzione di un nuovo ambiente destinato ad ospitare lo studio del pittore Ducovich. Tra il 1914 ed il 1967 l'edificio viene interessato da lavori di ristrutturazione riguardanti in particolare il pianoterra, rispondenti alle nuove esigenze commerciali. La Comunità Serbo-Ortodossa è proprietaria del palazzo dal 1911. il vincolo è limitato alla porzione di edificio che si affaccia su Via Luigi Cadorna e Via dell'Annunziata.
La struttura, a pianta rettangolare, è costituita da quattro piani fuori terra. Affaccio su Via Luigi Cadorna, Via dell'Annunziata e Riva Nazario Sauro. L'edificio presenta un pianoterra rivestito a bugnato, mentre i piani superiori sono trattati ad intonaco di colore marrone chiaro; a coronamento una cornice a dentelli che corre per tutto il perimetro dello stabile. Il prospetto su Via dell'Annunziata è caratterizzato da un pianoterra articolato da due grandi aperture ad arco a tutto centro affiancato a finestre rettangolari; ai livelli superiori spicca nella parte centrale una falsa loggia costituita da cinque lesene di ordine gigante, in parte scanalate, in parte lisce. Le aperture comprese nella struttura loggia sono ad arco a tutto centro, mentre le finestre laterali presentano cimasa lineare in pietra. L'ultimo piano è diviso dalla superficie inferiore da una cornice marcapiano in pietra, a sostegno delle semplici finestre rettangolari che si collocano al di sopra. Le facciate su Via Luigi Cadorna e su Riva Nazario Sauro presentano un trattamento simile; le lesene scanalate sono in un numero pari di quattro e presentano un trattamento più ricercato nella decorazione a rilievo delle lunette. Al centro del secondo piano spicca un balcone con parapetto in ferro battuto con decorazioni a motivi geometrici. A coronamento emergono due abbaini con una finestra di piccole dimensioni centrale.
BALCONE (esterno): Balcone con parapetto in ferro battuto decorata da motivi geomentrici al centro del secondo piano su Via Cadorna e Riva Nazario Sauro. LESENE (esterno): Lesene scanalate e lisce di ordine gigante con capitello dorico in corrispondenza della parte centrale della superficie muraria del secondo e terzo piano su tutte e tre le facciate. RILIEVI (esterno): Rilievi in pietra raffiguranti motivi vegetali in corrispondenza delle lunette delle aperture ad arco. CORNICE (esterno): Cornice a dentelli a coronamento della superficie muraria per tutto il perimetro dell'edificio.
Compilato in data: 2007