Resti della Torre rampana e di un tratto delle mura medievali

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Localizzazione
Trieste
Via delle Mura, 7; Via delle Mura, 5
Via Felice Venezian, 18
Via Felice Venezian, 16
Comune Censuario: Città Vecchia; numero anagrafico: 930, 929, 927
Uso attuale
Turistico-ricettivo - albergo; Commerciale - negozio; Residenziale - abitazione; non utilizzato
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 14/03/2006
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
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XIV d.C.

I resti di una torre e di un tratto delle mura medievali sono attualmente parte integrante dei muri perimetrali di quattro edifici. Il gruppo di immobili tutelati in via delle Mura e via Venezian sono caratterizzati da mura perimetrali in parte fondate sui ruderi riferiti al lato sud-ovest dell'antico perimetro cittadino: una cinta muraria che mantenne pressoché inalterata la forma urbis di Trieste dalla fine del XIV secolo alla metà del XVIII secolo. La memoria è tramandata anche dal toponimo che denomina la strada: via delle Mura. Una delle più importanti testimonianze iconografiche si trova nella Cattedrale di San Giusto: un affresco collocato nell'abside dell'altare del patrono, databile attorno al 1370 ed attribuito al Maestro di San Giusto, riporta una immagine urbana con l'abitato cinto da possenti mura merlate. Le antiche mura di Trieste, dotate di torri, bastioni e porte, racchiudevano la città all'interno di uno spazio triangolare con vertice in cima al colle (il castello di san Giusto) e base al mare. L'affresco ci tramanda l'aspetto strutturale delle mura: la merlatura guelfa proteggeva il camminamento di ronda, sostenuto all'interno da ampie arcate che sappiamo adattate ad abitazione o affittate a negozi a metà del '700. "La cinta dell'antica città consisteva in una semplice muraglia di circa 6 piedi di base ad 8, dall'altezza varia dalli 18 alli 24 piedi, costrutta con pietre manevali ma con tenace aumento di calce fresca e sabbia granita che il tempo ha pietrificato. Da questa muraglia sporgevano a diversi tratti alcuni baloardi ossieno torrette rettangolari e rotonde" (Righetti, 1865). La cerchia muraria raggiungeva un'altezza di 9 passi veneti [circa 15,6 m.] ed una larghezza di 7 piedi [circa 2,4 m.] alla base e 5 piedi [circa 1,7 m.] alla sommità. Era costruita in corsi di pietra grezza con legante povero, di calce e sabbia granita. All'interno una successione di archivolti sorreggeva i ballatoi ed il camminamento. Negli Statuti di Trieste del 1350 sono elencate 13 porte, due delle quali con torre, e 10 torri tra cui anche quella denominata Marci Ramphi, o Rampana, ricordata da Caprin e visibile nella ricostruzione dell'impianto urbano realizzata da Giulio de Franceschi per la "Pianta della città di Trieste nel sec. XIV" Le mura di Trieste, ricostruite e rafforzate più volte a seguito degli scontri con i veneziani, resistettero fino a quando l'imperatrice Maria Teresa nel 1749 ne decretò l'abbattimento. Ciò avvenne progressivamente, in un arco di tempo che raggiunse il primo decennio dell'Ottocento. Gli immobili di via delle Mura numero 5 e 7 costituiscono un'importante testimonianza di una tipologia architettonica peculiare e connotativa delle vicende edilizie che hanno trasformato il nucleo più antico della città di Trieste, dopo l'abbattimento delle mura medioevali nella seconda metà del Settecento, per rispondere alle accresciute esigenze abitative, dopo la concessione del Porto Franco. Sulla chiave di volta del portale dell'edificio al civico 7 è incisa la data 1777. Gli immobili adiacenti, con affaccio su via Felice Venezian, sono anch'essi il risultato di rimaneggiamenti sette-ottocenteschi di edifici preesistenti con muri perimetrali che insistono sui resti della cerchia di mura medievali. I resti della Torre Rampana, emersi nel corso di sopralluoghi effettuati dalla Soprintendenza, denotano una struttura pressoché quadrata, con lato di circa 5 metri e muratura spessa 1,60 metri con un'apertura a feritoia e un' altra con cornice in pietra calcarea.

Gli edifici che si affacciano su Via Felice Venezian 16 e 18 presentano, rispettivamente, cinque e quattro piani fuori terra. L'edificio al civico 16 è caratterizzato da un piano terra a bugnato solcato da aperture ad arco. I piani superiori presentano finestre coronate da timpani triangolari al primo piano e curvilinei al secondo. Al centro del piano nobile si trova un poggiolo in pietra sostenuto da due coppie di mensoloni. Il fabbricato al civico 18 presenta due aperture ad arco al pianterreno e finestre rettangolari sormontate da frontoni lineari al primo e al secondo piano. Le finestre dell'ultimo piano sono quadrate. Tutte le aperture della facciata sono riquadrate in pietra. Gli edifici che si affacciano su via delle Mura sono fortemente degradati e l'edifico al civico 5 è in parte demolito. L'edificio n. 7 si compone di cinque livelli fuori terra ed è caratterizzato, al piano terra, da un'apertura ad arco con data di costruzione incisa in chiave di volta e due aperture ad "L" rovesciata. Questo gruppo di edifici è accomunato dalla sussistenza di resti di mura medievali e della torre Rampana nella murature perimetrali.

Compilato in data: 2007

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