Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XVIII
L'edificio, di cui manca una datazione precisa, potrebbe verosimilmente essere inserito nel contesto degli edifici dominicali patrizi eretti tra il XIV e il XV secolo e rimaneggiati nella seconda metà del Settecento. La prima fonte certa sull'immobile è la registrazione al Tavolare, a partire dal 1772. Nel 1775 il proprietario era il barone Gabriele de Marenzi, come attestato anche dal Tribel. Tuttavia, nella "Coscrizione generale della Città, e Porto Franco di Trieste fatta nel 1775", l'immobile veniva individuato come Casa Gioseppe de Francolsperg. Nella prima metà del XIX secolo l'edificio risultava di proprietà della famiglia Facciolà. L'edificio si eleva per quattro piani fuori terra ed è riconducibile ad un'edilizia definita povera, con struttura in pietra arenaria e laterizio e solai in legno. Alcune aperture del pianterreno presentano un sordino ribassato sopra l'architrave, sopra le altre sono visibili i tamponamenti con i quali sono stati ridotte le originarie aperture ad arco. L'immobile si trova nel nucleo urbano interessato dal Piano di Recupero di Via dei Capitelli, messo in atto per la riqualificazione di quell'area della città.
Compilato in data: 2007