Fabbricato di Via dei Giardini 16

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Altra denominazione
Ex Scuola Elementare Damiano Chiesa
Localizzazione
Servola; Trieste
Via dei Giardini, 16
Comune Censuario: Servola; numero anagrafico: 1193
Uso attuale
Culturale - museo
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1905

L'edificio sorge su Via dei Giardini, così intitolata nel 1919 per la presenza nell'area a sud-est dell'abitato di Servola di numerose campagne, come attestato da un rilevamento catastale del 1822. Con l'aumento della popolazione scolastica alla fine dell'Ottocento, quando nel rione esistevano già due istituti tra cui la "Scuola Popolare Cittadina" con classi italiane e slovene, si afferma la necessità di fornire una nuova e più adeguata struttura da destinare all'insegnamento di lingua tedesca. Il progetto "di una scuola privata da erigersi sul fondo Ntav 320, 322, 323 a Servola" viene approvato con decreto del Magistrato Civico N 38519 del 2 giugno 1905. A soli due mesi di distanza ottiene il nulla osta un secondo più articolato progetto per la stessa scuola, sempre a firma di Guglielmo Dobrigna, apprendista in arte, su commissione di un gruppo di benestanti di origine tedesca. Rispetto al primo disegno, il secondo descrive una struttura a due piani, semplice nel trattamento della superficie muraria esterna caratterizzata da rivestimento a bugnato rustico, liscio nella parte centrale; sulla base di precise indicazioni fornite dalle autorità scolastiche in materia pedagogica e d'igiene, vengono concepite aule spaziose illuminate da grandi finestre, un giardino per la ricreazione e servizi igienici moderni. Al pianoterra sono previsti diversi ambienti di servizio, quali una cucina, due camere, una dispensa, due bagni e una "stanza scolastica"; il livello superiore, invece, è caratterizzato dalla presenza di due grandi aule affiancate dai servizi igienici. Risale al 1908 l'ampliamento del complesso scolastico con l'aggiunta di una nuova ala nuovamente su progetto del Dobrigna. La struttura, inaugurata nel 1906 dal "Deutscher Schulverein" come istituto privato per i figli degli operai impiegati nelle industrie presso Servola, diventa in seguito sede della scuola elementare "Damiano Chiesa". Dalla chiusura dell'istituto scolastico nel, il complesso, punto di riferimento per diversi incontri culturali, ospita il Museo del Presepio.

L'ex edificio scolastico di via Giardini 16 si colloca sulle pendici del colle di Servola ed è costituito da un fabbricato ad "elle" in stile eclettico di primo novecento, isolato su lotto di pertinenza, distribuito su due piani fuori terra, più un livello seminterrato. Il fronte principale si colloca parallelamente alla pubblica via, arretrato di qualche metro rispetto al muro di cinta che delimita il lotto. I bracci principali dell'edificio orientano le aperture finestrate delle aule in direzione nord-ovest e sud-ovest, mentre sui lati opposti del corpo di fabbrica si collocano gli spazi di servizio della scuola. La struttura è costituita da murature portanti in pietra arenaria e orizzontamenti in legno. La copertura a falde presenta struttura lignea. Le scale sono del tipo appoggiato su putrelle metalliche, a loro volta supportate da voltine in laterizio costituenti la struttura dei pianerottoli. Esternamente si nota uno stacco sia stilistico che strutturale tra il manufatto principale che ospita le aule e il manufatto secondario che ospita i servizi, probabilmente costruito più tardi come ampliamento e decisamente più povero nelle decorazioni e nelle finiture. Un piccolo manufatto posizionato sul retro del fabbricato e addossato ad esso costituisce una serra, con superfici verticali e copertura vetrate a struttura metallica.

ISCRIZIONE (esterna) Sul fronte principale del fabbricato , lungo la Via dei Giardini, un'iscrizione a caratteri metallici stampatello maiuscolo, è riportata nello spazio compreso tra le finestre del piano terreno e il primo marcapiano e recita: "SCUOLA ELEMENTARE DAMIANO CHIESA".

Il fabbricato si configura esternamente come un edificio eclettico dalla facciata ritmata dalle ampie finestre vetrate delle aule con specchiatura orizzontale inferiore, doppia anta centrale e sopraluce superiore. Il trattamento di facciata è caratterizzato da un abbassamento di protezione degli intonaci in pietra arenaria facciavista a corsi regolari orizzontali; in corrispondenza del piano terreno la facciata è trattata in bugnato listato in intonaco, delimitato superiormente da un sottile marcapiano modanato. La parte superiore del fabbricato è semplicemente trattata in intonaco liscio color grigio; il coronamento, separato formalmente dal resto della facciata a mezzo di un sottile modanatura, è costituito da un lungo fregio orizzontale decorato da pochi elementi geometrici e da modanature man mano più sporgenti che costituiscono l'innesto dello sporto di linda in pietra artificiale. I serramenti sono semplicemente incorniciati con una fascia in intonaco e, in corrispondenza degli spigoli del fabbricato, presentano conci di chiave trapezoidali; una cornice in intonaco unisce orizzontalmente i davanzali in pietra delle grandi finestrature. Gli estremi della facciata sono messi in evidenza da un leggero aggetto del fronte, che sottolinea la simmetria del prospetto principale. Gronde e pluviali sono esterni alla muratura in lamiera zincata. Il manto di copertura è in coppi curvi rossi. Il corpo dei servizi, più povero rispetto al primo, presenta solo un abbassamento in pietra arenaria facciavista e un sottile marcapiano a livello del solaio del primo piano. Le finestre sono prive di cornici e il coronamento non è definito dal punto di vista architettonico. Lo sporto del tetto lascia a vista le travi di copertura e il tavolato. La serra sul retro presenta un cordolo perimetrale in muratura, mente tutta la parte sopraelevata è costituita da una griglia di profili metallici, che dividono le superfici in specchiature vetrate di forma regolare. La copertura inclinata a falda unica è esposta in direzione sud-est. L'accesso al fabbricato avviene attraverso una porta vetrata in legno a doppia anta con inferriate decorative in ferro battuto,posta sul lato sud-ovest, proporzionalmente molto piccola rispetto alle aperture finestrate. Da qui una rampa di scale porta all'atrio dell'edificio al piano terra rialzato Gli spazi interni sono pavimentati in battuto di cemento nelle parti comuni, in parquet ligneo a spina di pesce nelle aule. Le scale presentano gradini in pietra di Aurisina e parapetto metallico verniciato decorato da motivi geomtetrici, con corrimano in legno verniciato naturale. Le superfici intonacate e dipinte in colore bianco presentano un abbassamento in smalto murale color crema e un batti piede color grigio. Le aule risultano controsoffittate con pannelli alleggeriti di forma quadrata su strutture portanti in profili di alluminio.

Compilato in data: 2009

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