Warning: Undefined array key "other" in /var/www/html/wp-content/themes/trieste-wp/page-architettura.php on line 59

Chiesa di Basovizza

Sforzi, Giuseppe - architetto

STAMPA pdf
Localizzazione
Basovizza; Trieste
Località Basovizza, 285
Comune Censuario: Basovizza; numero anagrafico: 285
Uso attuale
Luogo di culto - chiesa
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

1856

Basovizza, antico borgo rurale sull'altopiano carsico, sviluppatosi lungo la strada commerciale per Fiume, fu, sin da epoca remota, sede di una cappella, risalente, pare, al 1335 e dedicata, dal vescovo di Trieste fra' Pace da Vedano, a Santa Maria Maddalena. Attestazioni della effettiva presenza di una chiesa nella zona di Basovizza risalgono però appena al XVII secolo, allorquando il vescovo Pompeo Coronini, il 26 aprile 1633, consacrandone l'altare, appellava il luogo di culto con lo specifico di "chiesa di Santa Maria Maddalena". Il piccolo edificio fu ampliato nel 1660 e così rimase fino a quando il Comune preferì, a causa di uno stato di conservazione pessimo, della sua struttura ormai fatiscente e del numero sempre crescente di officianti, sostituirlo con uno più grande e decoroso. La Municipalità decretò quindi, a metà del XIX secolo, di portare a compimento una nuova chiesa affidandone il progetto all'ing. Giuseppe Sforzi (1801-1883), lo stesso che aveva disegnato il tempio di S. Giovanni Decollato. Il 10 novembre 1856 venne posta così la prima pietra, mentre l'edificio fu benedetto un anno più tardi, il 5 novembre1857. Nel 1864 la cappellania fu elevata a curazia e nel 1892 eletta a parrocchia. Gli anni compresi tra il 1857 e il 1862 videro il completamento della struttura, non solo con la sistemazione di una grande campana e l'inaugurazione dell'orologio sul campanile, ma anche con la costruzione di un pulpito di legno, opera dell'artista G. Tau?ar. Così ultimata, la chiesa fu consacrata nel 1862 alla presenza del vescovo Bartolomeo Legat. Da punto di vista architettonico l'edificio si presenta con delle caratteristiche alquanto inconsuete, se rapportato agli altri luoghi di culto carsici: un'unica navata molto ampia con una profonda abside pentagonale e la semplice facciata a capanna in netto contrasto con l'interno riccamente decorato. L'altare maggiore, in marmo e di notevoli dimensioni, è sormontato da una minuta statua dedicata alla Santa, altri quattro altari, dedicati rispettivamente, alla Pietà, al Crocifisso, ai Santi Pietro e Paolo e alla Madonna Immacolata, completano l'arredo liturgico. Il soffitto affrescato, le vetrate artisticamente istoriate provenienti da Innsbruck e risalenti al 1903, impreziosiscono il tutto. Il campanile, a copertura piramidale ottagona, raggiunge l'altezza di 37 metri, eretto in concomitanza con la chiesa, ha tre campane, una del 1823, le altre due del 1953. Nel 1959 è stata oggetto di restauro e ammodernamento.

Compilato in data: 2007

stampa