Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1878
Il 9 marzo del 1878 il Civico Ufficio delle Pubbliche Costruzioni, nelle veci dell'ing. Boara, approvava, con decreto n. 567, il progetto di costruzione di un caseggiato ad uso di abitazione privata nella zona dell'Acquedotto ora Viale XX Settembre. La via, chiamata così per la presenza, sin dal 1750, di un acquedotto romano che conduceva in città le acque dalle sorgenti di San Giovanni, cominciò ad essere fortemente urbanizzata a partire dalla metà del XIX secolo. L'elegante edificio a quattro piani, elaborato nei decori dei timpani delle finestre del terzo livello, presenta un pregevole balconcino in pietra che conferisce all'intera struttura dignità ed eleganza. Una targa marmorea, a fianco del portone d'ingresso, ci ricorda che il fabbricato fu donato al Comune nel 1984: "Bianca Maria Camerino destinò quest'edificio all'Ente comunale di assistenza, anche per onorare la memoria di Moise e Fortunata Norse dal quale esso pervenne a suo padre, a perenne attestazione di gratitudine".
Edificio posto all'inizio di una serie palazzi ottocenteschi con affaccio principale su Viale XX Settembre. In stile neoclassico a pianta rettangolare di composizione fortemente simmetrica, con prospetti architettonici secondari semplificati; in elevazione quattro livelli fuori terra ed un sottotetto. Corpo scala centrale addossato longitudinalmente al corpo di fabbrica principale e contiguo ad un edificio retrostante, funzionalmente indipendente ma con cavedi in comune; collegato all'edificio principale da un arco ribassato. Scala con accesso dal portone centrale, del tipo a due rampe in pietra appoggiate su putrelle metalliche; vano scala a pianta rettangolare. Strutture verticali in blocchi di pietra arenaria, orizzontamenti lignei e copertura lignea a due falde inclinate; manto di copertura in coppi curvi rossi.
LAPIDE (esterno): - Targa in pietra d'Aurisina (Viale_002.jpg) posta sulla facciata principale in alto a destra rispetto al portone d'accesso, che reca l'iscrizione: "BIANCA MARIA CAMERINO DESTINÒ QUESTO EDIFICIO ALL'ENTE COMUNALE DI ASSISTENZA ANCHE PER ONORARE LA MEMORIA DI MOISE E FORTUNATA NORSE DAI QUALI ESSO PERVENNE A SUO PADRE A PERENNE ATTESTAZIONE DI GRATITUDINE IL COMUNE DI TRIESTE ANNO 1984"
Facciata bipartita orizzontalmente, con abbassamento in lastre di pietra bianca naturale calcarea bulinata e finitura ad intonaco; basamento e primo piano lavorati in bugnato liscio a fasce, cornice marcapiano a livello del solaio di secondo piano e lavorazione ad intonaco liscio ai piani superiori; sottile cornice a livello del solaio di sottotetto, fascia liscia e banchina modanata. Intonaci di recente esecuzione: grigio chiaro sul basamento, giallo scuro al primo piano, giallo chiaro ai piani superiori. Al secondo piano è presente un poggiolo in corrispondenza dell'apertura centrale, con balaustra e mensole in pietra calcarea. Fori con arco a tutto sesto al pianterreno, con sopraluce tamponato; rettangolari ai piani superiori. Il basamento è caratterizzato da un bugnato che contorna i fori, delimitato superiormente da una cornice che funge da davanzale dei fori al primo piano. Ai piani superiori, fori finestra inseriti in riquadri di pietra calcarea con cornice aggettante superiore ed acroteri in malta di colore terracotta. Portone d'accesso in legno massello verniciato in color marrone, a due ante e due specchiature, con motivo diamantato nella parte tamponata e inferriata a motivi geometrici verniciata in colore nero. Serramenti delle finestre ed oscuri dei piani superiori in alluminio verniciato bianco. Grondaia e pluviali in metallo verniciato marrone. Prospetti secondari rifiniti a solo intonaco liscio. Cavedi con fori finestra protetti da cornice lapidea non modanata; serramenti in alluminio bianco; ancora presenti serramenti doppi in legno verniciato bianco, a due ante e tre specchiature, presumibilmente originali. Atrio d'ingresso e rampe scale in pietra grigia di Aurisina; parapetto in ferro con corrimano in legno; pianerottoli rivestiti da marmette fino al quarto piano, in arenaria ai livelli superiori. Superfici murarie trattate ad intonaco bianco con semplice abbassamento delimitato da cornice lignea. Impianto elettrico con canale esterne. Scale con rampe in pietra di Aurisina, più strette quelle che portano al sottotetto; pianerottolo del sottotetto con porta di accesso alla soffitta in legno e fontanile metallico (Viale_051), presumibilmente originali. Porte di accesso alle abitazioni in legno massello verniciato marrone.
Compilato in data: 2007