Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1951
L'immobile sorge all'interno dell'abitato di Opicina, conosciuto fin dalle sue antiche origini come villaggio di campagna, di cui oggi rimane traccia nella denominazione di "Villa". Risale al periodo dell'elezione di Trieste a porto dell'impero asburgico l'avvio di un programma di potenziamento delle vie di comunicazione verso la capitale Vienna; tra le imprese più importanti si segnala l'apertura della "Strada Commerciale", completata nel 1780, cui si deve lo sviluppo del borgo, a partire dalla stazione di posta eretta nel punto in cui la via incontrava "Strada per l'Italia", oggi via di Prosecco. A contribuire all'urbanizzazione del borgo di Opicina tra Otto e Novecento, intervengono sia l'aumento del traffico commerciale, favorendo l'affermazione dell'asse viario quale punto strategico di comunicazione, sia l'apertura del collegamento tranviario con la città, inaugurato nel 1902. Nella prima metà del XIX secolo, infatti, sono in particolare i terreni prospicienti la via principale ad essere protagonisti di un intenso sviluppo edilizio, caratterizzato dalla costruzione di numerose ville di campagna. Tale strada, denominata Nazionale, ora Strada per Vienna, viene dotata anche di nuove strutture destinate a varie attività, come scuole e luoghi per servizi. In tale contesto si inserisce la realizzazione del macello cittadino. Per l'immobile in oggetto, prospiciente tale via, è conservato presso l'Ufficio Tecnico del Comune il progetto di costruzione elaborato dai funzionari dell'ente in data 10 gennaio 1951; il disegno descrive una semplice struttura composta da diversi abienti destinati all'attività principale, tra cui il "mattatoio" e, accanto alla "stalla di sosta", il "servizio sterilità". Adiacente al corpo centrale è prevista una concimaia. Risale al 1997 un ulteriore progetto per la realizzazione di un "silo per il stoccaggio di sale stradale"; la struttura, infatti, conclusa l'attività legata al macello, diventa fabbricato ad uso della nettezza urbana. Il fabbricato non presenta particolari elementi di pregio architettonico.
L'edificio si colloca ai margini della strada per Vienna, sul lato sinistro in direzione del confine sloveno. Isolato su lotto di pertinenza, esso si compone di due corpi di fabbrica accostati tra loro. Sul lato sud-est il primo corpo di fabbrica a pianta rettangolare allungata è adibito a magazzino, piuttosto ampio nella sua altezza interna, con struttura in muratura portante e copertura a falde. In corrispondenza del punto di contatto con il fabbricato attiguo, è presente un porticato voltato, che permette il passaggio alla parte postica dell'edificio. Il secondo e più basso corpo di fabbrica con lo stesso tipo di struttura, presenta una pianta ad "L" e ospita gli uffici gli spogliatoi e i servizi igienici.
L'edificio adibito a magazzino, si caratterizza per un modesto basamento in pietra arenaria facciavista, il cui trattamento si estende alla parte alta del fabbricato solo ad evidenziare il passaggio voltato che conduce al lato postico dell'edificio; le restanti superfici di facciata sono semplicemente intonacate in colore bianco. Ampie finestrature a struttura metallica sono posizionate nella parte alta sui lati lunghi del fabbricato. Uno sporto di linda intonacato piuttosto importante nelle dimensioni evidenzia l'incontro delle falde di copertura con la muratura perimetrale. Le falde presentano un manto in coppi curvi rossi. Internamente le finiture sono molto semplici; un pavimento in calcestruzzo al quarzo e rivestimenti ad intonaco bianco. Una scala a struttura metallica porta al vano accessorio ricavato nello spazio posto sopra la volta del portico. Il secondo corpo di fabbrica presenta esternamente le stesse caratteristiche architettoniche, ad esclusione dei serramenti in pvc bianco. Internamente le finiture consistono in intonaco bianco e rivestimenti ceramici per i pavimenti e le pareti dei bagni.
Compilato in data: 2009