Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1956
L'immobile sorge sull'antica Via Commerciale, dal 1950 Via Amendola. L'area, interessata da una prima fase di urbanizzazione all'aprirsi del Novecento, è protagonista di un rapido sviluppo edilizio di carattere popolare verso la metà del secolo; accanto ai complessi abitativi gestiti dal Governo Alleato si erigono case e strutture per i servizi ai nuovi cittadini. In tale contesto si inserisce la realizzazione del complesso sportivo di Cologna, dedicato al giornalista e ginnasta Gregorio Draghicchio (). L'originale progetto di costruzione del complesso architettonico in esame reca la data del 19 maggio 1956 e la firma dell'ingegnere, capo servizio impianti sportivi del Comune di Trieste, Luciano Bruli; i disegni prevedono la presenza di uno spogliatoio centrale e di una casa per il custode, accanto alle tribune, dotate di vari ambienti per servizi. I lavori, iniziati il 28 dicembre dello stesso anno, si concludono solo il 20 giugno del 1959. Un sopralluogo condotto dall'amministrazione comunale, a seguito del collaudo del settembre 1957, descrive due corpi di fabbrica collocati all'ingresso della struttura; l'alloggio del custode si compone di cucina, bagno e due stanze, mentre a lato si trovano un "vano per l'istruttore e quattro spogliatoi". All'interno del fascicolo relativo, custodito presso l'Archivio Generale, è possibile rintracciare anche il documento che attesta la presa in carico di parte delle spese di costruzione da parte del CONI, nel novembre 1959. Diversi interventi di manutenzione interessano il complesso, in particolare, negli anni Novanta, tra cui si segnala il ripristino della tettoia d'ingresso al campo inaugurata nel luglio del 1996.
L'edificio monopiano costituisce il fabbricato di servizio al campo sportivo Draghicchio di Cologna; si colloca presso una curva della trenovia Trieste-Opicina e ridosso dei campi da tennis coperti e della pista di atletica leggera, realizzata a quota leggermente superiore con le sue tribune di più recente costruzione. La pianta allungata si caratterizza per la sua forma arcuata che contrasta con la curvatura opposta della pista adiacente. Principalmente sono distinguibili due blocchi edilizi, di cui il primo ospita l'antico alloggio del custode, mentre il secondo ospita gli spogliatoi e i servizi all'attività sportiva. Centralmente, in corrispondenza di un'ampio serramento vetrato rivolto verso l'ingresso, si colloca la sala del bar. La struttura portante è mista in muratura portante e calcestruzzo armato con una copertura a doppia falda sfalsata in laterocemento.
Il fabbricato è completamente rivestito ad intonaco liscio color rosso terra di siena; un abbassamento in ghiaino lavato protegge la parte bassa della muratura. Il manto di copertura in coppi curvi rossi riversa le acque meteoriche in gronde e pluviali in rame. Un piccolo corpo a copertura piana aggiunto all'estremità sud ospita un vano tecnico. I serramenti vetrati sono in alluminio laccato bianco. Solo in corrispondenza dell'ex alloggio del custode permangono anche i vecchi serramenti esterni in legno e gli avvolgibili oscuranti. Le finiture interne sono molto semplici, costituite da piastrelle ceramiche e intonaco bianco.
Compilato in data: 2008