Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
XX
Collocata all'interno del rione di Chiarbola Superiore, sul colle di San Giacomo, Via della Guardia si sviluppa a partire dalla prima metà dell'Ottocento, assumendo nel 1835 il nome di Via della Caserma per la presenza di una caserma di polizia; con l'aprirsi del nuovo secolo l'asse stradale viene prolungato prima verso via dell'Industria poi verso Via Montecchi. L'immobile in esame, prospiciente la descritta via, si trova nell'angolo nord di Piazza Puecher, inizialmente conosciuta come del Fontanone, quindi dei Giuliani. Lo spazio urbano, creato sui terreni di proprietà Rusconi, assume dalla metà del XIX secolo la funzione di principale mercato del rione. È solo nel corso del Novecento che si decide di sfruttare la particolare conformazione del fondo per la creazione di ambienti sotterranei a più livelli. Al fine di salvaguardare gli abitanti del quartiere, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, infatti, viene ricavato un piccolo rifugio, adiacente ma non comunicante con la presa d'aria visibile al centro della piazza, collegata, invece, con la sottostante galleria antiaerea di Via D'Annunzio. L'immobile in questione si compone di tre distinti ambienti: l'ingresso e la sua prosecuzione presentano una volte a botte in pietra arenaria, il vano laterale tre pilastri centrali di rinforzo. Tale tipologia costruttiva risponde alle norme elaborate a partire dagli anni Trenta per le strutture antiaeree pubbliche, che dovevano essere " a prova di bomba, a tenuta stagna nei punti più movimentati e con un facile accesso" (Guaglia, Halupca, 2001, p. 181). La disciplina in materia prevedeva ingressi a quota del piano stradale e l'impiego di rampe in sostituzione delle scale; le strutture, dotate di impianti autonomi di luce e forza motrice, consentivano la ricezione radio e telefonica. Nel 1944 a Trieste si contavano già ben 11 strutture funzionanti tra gallerie e ricoveri, e 13 in fase di completamento. Con la fine della guerra la maggior parte di questi ambienti sono stati destinati a magazzini e depositi; dal rilevamento del 1987 della Società Adriatica di Speleologia si registrano diversi casi di inutilizzo, con la perdita di buona parte dei documenti relativi la progettazione, come nel caso in esame. A tale data risale la planimetria del rifugio di Piazza Puecher, identificato dalla sigla CA 44 FVG-TS.
L'immobile è costituito da un locale seminterrato posto al di sotto del piano della Piazzetta Puecher nel Rione di San Giacomo. I fronti strada si aprono sulla Via Caprin e sulla Via della Guardia e sono costituiti dalle murature di contenimento del piano della piazza stessa, a sua volta costituito da una soletta in calcestruzzo armato.
La muratura perimetrale è costituita da muratura portante in blocchi di arenaria facciavista a corsi orizzontali semi-regolari. Risulta evidente la risarcitura della parte di muratura costituente il parapetto della piazza sopraelevata, realizzato in blocchi di arenaria di nuova produzione. I serramenti con architrave ad arco ribassato sono realizzati in alluminio verniciato in color marrone scuro e sono protetti da saracinesche a soffietto in acciaio zincato. Le finiture interne ad oggi incomplete mostrano ancora le pareti e il pavimento in calcestruzzo grezzo.
Compilato in data: 2008