Fabbricato di Via Marco Polo 18/1

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Localizzazione
Trieste
Via Marco Polo, 18/2; Via Marco Polo, 18/1
Comune Censuario: San Giacomo; numero anagrafico: 3555
Uso attuale
Residenziale - abitazione
Condizione giuridica
proprietà Ente pubblico territoriale

XIX

Il complesso immobiliare sorge all'interno del quartiere popolare di San Giacomo, interessato da una forte impulso urbanistico a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, sulla via già di Montecucco e intitolata a Marco Polo nel 1875, periodo cui risale anche il suo prolungamento fino all'attuale Via Veronese. È proprio su questo lato del colle, rivolto verso il Castello di San Giusto, che si registra la presenza di numerose strutture edilizie di origine contadina, spesso costituite da case rustiche con annessi stallaggi e piccoli orti. Tra i più importanti possidenti della zona si ricordano le famiglie Vouch, Boriglan e Tiani; a quest'ultimo nome va associata un'estesa proprietà, oggi corrispondente all'area compresa tra Via Polo, Via San Marco e Via Colombo e comprendente anche il fondo oggetto della presente relazione. Dall'analisi del Piano di Situazione della zona datato 1878 è possibile individuare il primo nucleo del complesso immobiliare, in particolare, l'originaria costruzione corrispondente al civico 18/1. L'evoluzione urbanistica dell'area è rappresentata in un disegno del 1908, che anticipa il progetto di apertura di Via Emo e che permette di distinguere la fisionomia di entrambi gli immobili. Si riferiscono al civico 18/2 due progetti elaborati nel terzo decennio del Novecento per alcuni interventi di recupero e ristrutturazione; il primo ottobre del 1918 viene approvato il disegno "per la copertura di una parte del tetto crollato alla tettoia sul fondo NT 448-449 in Chiarbola Superiore" a firma dell'ingegnere Arturo Fonda. Tra i successivi interventi che interessano il complesso si segnala nel 1972 la "costruzione di un nuovo recinto al fondo della casetta sita al 18/1" sotto la direzione del geometra Mario Pipan.

L'edificio residenziale monopiano si colloca alle pendici del colle di San Vito nel punto di cesura tra due zone caratterizzate da tipi edilizi radicalmente diversi: quella del colle di San Vito, con edifici mono o bi-familiari su lotti di pertinenza e quella del rione di San Giacomo, con condomini pluriplano a torre formanti un fronte compatto sulla pubblica via. Il cortile di pertinenza del fabbricato in oggetto definisce con la sua recinzione mista in muratura e inferriate metalliche l'angolo all'incrocio tra le vie Polo e Emo. Il fabbricato a pianta rettangolare presenta muratura portante mista e copertura a padiglione con struttura lignea. Al suo fianco si colloca un manufatto accessorio con muratura portante in laterizio pieno e copertura in lamiera su orditura lignea.

Il fabbricato presenta lungo il perimetro un abbassamento costituito da un rivestimento in pietra bianca squadrata a corsi regolari orizzontali e giunti alternati; le superfici di facciata sono quindi trattate ad intonaco liscio color giallo-ocra chiaro; il coronamento è caratterizzato da uno sporto di linda modanato rifinito ad intonaco colore grigio. Gronde e pluviali in lamiera verniciata raccolgono le acque piovane che scendono dal manto di copertura in coppi curvi rossi. I serramenti sono del tipo a due ante, doppi in legno verniciato in colore bianco, con avvolgibili esterni in doghe verniciate color marrone chiaro. Internamente le finiture risultano piuttosto semplici, con pavimenti in legno e piastrelle ceramiche, pareti intonacate dipinte in colore bianco o rivestite in piastrelle ceramiche. Il cortile è semplicemente pavimentato in calcestruzzo, con aiuole di contenimento delle alberature e delle altre piante decorative; il muro di cinta è costituito da una parte bassa intonacata in colore grigio e una parte alta costituita da un'inferriata metallica verniciata in colore verde. Il piccolo fabbricato accessorio è caratterizzato da un grande portone metallico in colore verde e grandi superfici vetrate con piccole specchiature vetrate regolari di forma pressoché quadrata. La struttura di copertura lignea sorregge un manto di copertura in lamiera ondulata con una gronda e un pluviale di raccolta delle acque meteoriche verniciati in colore verde.

Compilato in data: 2009

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