Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1894
Affacciato su viale Venti Settembre, già via dell'Acquedotto, il palazzo si inserisce nella fase finale dell'intenso sviluppo edilizio che interessò il Borgo Franceschino durante il XIX secolo. L'edificio partecipò al completamento della quinta architettonica del primo tratto del passeggio, abbellito da prestigiose "case d'abitazione" erette per la borghesia cittadina. Il progetto di costruzione di una "casa da farsi sul fondo N 1158 in Via dell'Acquedotto" porta la data 20 giugno 1894 e una sola firma, purtroppo non leggibile, del progettista-dirigente dei lavori. Un secondo disegno datato 1895 prevede la creazione delle cantine e l'utilizzo del piano soffitta come abitazione. L'esecuzione di pregio deve essere ricondotta al fatto che il progettista figura anche quale titolare dell'impresa di costruzione. L'edificio venne eretto sulla frazione di un fondo allungato, che si sviluppava fino a Via Cesare Battisti, occupato dal 1870 da un grande palazzo signorile e che, proprio a seguito dell'erezione dell'edificio in esame, venne a perdere il prestigioso accesso sul Viale. Dovendo adattarsi ad un lotto di forma irregolare, la struttura presenta una particolare e complessa planimetria; la muratura perimetrale posteriore si appoggia ai muri dei due avancorpi preesistenti, creando due cortiletti allungati verso l'interno dell'edificio per dare massima illuminazione al secondo corpo aggiunto, destinato ad ospitare uno dei tre appartamenti previsti per ogni piano. Il prospetto principale, ripartito in quattro fasce orizzontali, ovvero basamento comprensivo dei primi due livelli, piani superiori su due livelli centrali e attico, più soffitta. La superficie muraria è arricchita da eleganti elementi architettonici come i due balconi balaustrati e l'originale portone d'ingresso a tre ante in legno con specchiature inferiori tamponate con pannelli in legno e vetro.
Compilato in data: 2009