Villaggio del Fanciullo di Opicina

D'Olivo, Marcello - architetto

STAMPA pdf
Localizzazione
Opicina; Trieste
Via di Conconello, 24/5; Via di Conconello, 24/4
Via di Conconello, 22/1
Via di Conconello, 24/3
Via di Conconello, 24/2
Via di Conconello, 24/1
Via di Conconello, 24
Comune Censuario: Villa Opicina; numero anagrafico: 1008, 1006, 1005, 1004, 1003, 1002, 1001
Uso attuale
Servizi pubblici - scuola; Logistico-produttivo - laboratorio
Provvedimenti di tutela
DLgs n. 42/2004 di data 17/06/2004
Vincolo diretto BB AA PP
Vincoli
decreto: Visualizza il PDF
relazione decreto: Visualizza il PDF

1957

Il Villaggio del Fanciullo di Opicina nacque da un'idea del sacerdote triestino Mario Shirza che voleva istituire a Trieste una struttura per ospitare ragazzi orfani o profughi di guerra. A tal fine Shirza, supportato da un comitato di cittadini e da varie istituzioni, acquistò il villino Motka con le sue pertinenze e alcuni ettari di terreno sul Carso. Alla fine del 1949 i primi ospiti furono alloggiati nella restaurata villa Motka e in alcune baracche. Nel 1950 venne affidato a Marcello D'Olivo il compito di progettare il complesso, egli elaborò più versioni accomunate dalle forme taglienti degli edifici, che sembrano ispirarsi al paesaggio del Carso. Nel 1953 il Governo Militare Alleato riconosce la personalità giuridica all'Opera del Villaggio del Fanciullo. Nel 1957 vennero portati a termine gli edifici costruiti da D'Olivo che comprendevano: un padiglione centrale, l'officina, la mensa, la tipografia e tre nuclei abitativi. Nel Villaggio del Fanciullo l'architetto udinese, esponente dell' architettura organica, sperimenta ardite soluzioni costruttive nelle strutture in cemento armato dei diversi padiglioni, alternando pareti oblique, aggetti angolari e grandi superfici vetrate.

Compilato in data: 2007

stampa