Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
1914
Il palazzo viene realizzato tra il 1909 ed il 1914 per ospitare la sede della Riunione Adriatica di Sicurtà su progetto degli architetti Ruggero ed Arduino Berlam. I problemi relativi all'ideazione dell'edificio sono abbastanza complessi: dalla scelta del terreno per la nuova sede, all'idea di bandire un concorso per il progetto fino alla realizzazione. Nel 1902 Adolfo de Frigyessy, direttore della Compagnia dal 1899, decide acquistare un'area centrale della città tra via Dante Alighieri, Santa Caterina, Corso Italia e piazza Nuova, oggi piazza della Repubblica. Sette anni dopo la società bandisce un concorso ad inviti per il progetto dell'edificio al quale partecipano dieci concorrenti; Ruggero ed Arduino Berlam si aggiudicano l'incarico con un disegno scenografico e monumentale arricchito da sculture e oggetti di design per l'allestimento interno. L'edificio viene arretrato di alcuni metri rispetto alle vecchie costruzioni permettendo una maggiore possibilità di lettura della struttura. Attualmente l'edificio ospita al pianterreno attività commerciali e uffici ai piani superiori.
L'edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque piani fuori terra. Affacci su Piazza della Repubblica, Corso Italia, Via Santa Caterina e Via Dante Alighieri. Le facciate del palazzo non sono unitarie, anche se presentano la medesima suddivisione della superficie muraria. L'accesso alla parte rappresentativa da piazza della Repubblica, con colonne, bronzi, stucchi, marmi variopinti, a testimoniare l'aderenza allo stile eclettico. Soprattutto l'assenza del bugnato per la parte inferiore sono ascrivibili a Ruggero Berlam, mentre gli ingressi laterali e lo scalone interno risultano più vicini al gusto di Arduino Berlam. L'ingresso principale è caratterizzato dal motivo a serliana, da cui si accede all'atrio voltato a botte, con decorazioni a cassettoni. Nella lunetta dell'arco d'ingresso sono collocate due statue raffiguranti le personificazioni di Pensiero ed Azione. Al di sopra emerge un balcone aggettante con parapetto a balaustre in pietra, su cui si apre una porta finestra affiancata da colonne binate sormontate dalle statue della Previdenza e Protezione. I balconi balaustrati sono sostenuti da mensoloni a voluta che arricchiscono anche lo sporto di linda, decorato da motivi floreali. La tripartizione del palazzo è rinascimentale con i lati brevi suddivisi in nove aperture caratterizzate da finestre architravate, timpanate e quadrate nella parte alta. Tutti i particolari sono realizzati in marmo del Carso, mentre le inferriate e le decorazioni in ferro battuto sono realizzate da un'importante ditta artigianale friulana. La ricchezza dei particolari si trova anche all'interno dell'edificio, in particolare, nel vano d'ingresso dominato da una fontana monumentale, raffigurante Nettuno, da mosaici, statue e colonne di gusto accademico.
ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno): Elementi decorativi a motivi floreali in pietra a rilievo in corrispondenza delle specchiature tra i fori architettonici all'ultimo piano e dello sporto di linda. ELEMENTI ORNAMENTALI (esterno): Chiave di volta a decorazione degli archi a tutto sesto, raffigurante volto di uomo scolpito in pietra. MENSOLE (esterno): Mensole a voluta in pietra a sostegno dei balconi e dello sporto di linda. BALAUSTRE (esterno): Parapetto dei balconi in pietra con balaustrini ad anfora. STATUE (esterno): Statue poste in corrispondenza dell'ammezzato nelle lunette della facciata principale raffiguranti le personificazioni di Fuoco e Aria, Pensiero e Azione, Acqua e Terra, eseguite dallo scultore Giovanni Mayer. STATUE (esterno): Statue poste in corrispondenza del secondo piano della facciata principale raffiguranti le personificazioni della Previdenza e della Protezione, eseguite dallo scultore Gianni Marin.
Compilato in data: 2005