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La Fiera di San Nicolò. Una fiera lunga cent'anni

La Fiera di San Nicolò è una delle più antiche e dolci ricorrenze dell’anno.

La leggenda popolare narra che il santo, originario della città turca di Patara (270-343), scenda dal cielo, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, per portare doni ai bambini buoni. Avvolto da un manto rosso, la testa coperta dalla mitra dorata e il pastorale nella mano destra, San Nicolò, secondo alcune tradizioni, viene aiutato a svuotare la capiente gerla dagli angeli, altre sostengono che sia seguito da un asinello con le bisacce cariche di giocattoli, frutta e dolci.

Un tempo le bancarelle si ergevano in via Mazzini e si estendevano nelle vicine vie Santa Caterina e San Lazzaro. Dal 1923 la Fiera viene spostata in Viale XX Settembre che si trasforma, nei primi giorni di dicembre, in una allegra rassegna di giocattoli, dolciumi, zucchero filato, sciarpe, berretti e curiosità varie.

I negativi di Foto Omnia di Ugo Borsatti, Adriano de Rota, Alfonso Mottola e dell’agenzia fotografica Giornalfoto, conservati presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, sono autentici cammei in grado di restituire il clima festoso della Fiera negli anni Cinquanta e Sessanta.

I fotografi catturano i preparativi con l’arrivo dei carretti carichi di mercanzia, l’allestimento dei chioschi, le bancarelle, i volti emozionati di bambini e adulti, gli strilli degli ambulanti giunti da lontano che esaltano le qualità della propria merce. Il percorso, guidato dai fotografi che hanno lasciato traccia visiva di questo speciale spaccato di storia della città, descrive un rituale, lungo cent’anni. La carrellata fotografica propone immagini sempre uguali ma, al contempo, sempre diverse.

Come quando, nel 1958, San Nicolò giunge a Trieste in carne e ossa alla Stazione Centrale, sale su un cocchio ottocentesco, con a seguito due autoveicoli ricolmi di regali e un carico di carbone, e attraversa le vie del centro per fare un trionfale ingresso in viale XX Settembre.

Nel 1965, arrivano oltre seicento richieste di partecipazione, ne sono accolte circa trecento ma lo spazio non basta: il mercato rompe gli argini e straripa in via Battisti.

L’atmosfera della festa di San Nicolò si respira ovunque e coinvolge tutta la città: in Fiera, nei pressi del Politeama Rossetti, in libreria, dove si allestiscono vaste esposizioni della miglior letteratura per ragazzi, in cartoleria, a scuola, presso i circoli e le associazioni. Il cinema Alabarda, collocato in Largo Barriera, ospita il Teatro dei Piccoli, diretto da Carlo Fiorello. L’artista, noto per le bestie parlanti capitanate dal gorilla Makoko, esibisce nell’occasione del sei dicembre, il burattino del santo.

La Fiera, da sempre capace di rafforzare i legami comunitari resta ancora oggi un luogo iconico. Pur nella evidente trasformazione degli usi e dei costumi, l’evento continua a preservare il valore dell’appartenenza identitaria.

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