Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Nell’estate del 2001, dopo la scomparsa di Cesare Fabietti, venne il momento di svelare il mistero: la famiglia riunita aprì la cassa e vi scoprì un centinaio di figurine in terracotta, vasi e frammenti vari, che erano conservati accuratamente avvolti in fogli di giornali latino americani degli anni Cinquanta. Un solo indizio: un foglietto in un vaso riportava la scritta a matita “Lempa”.
Lempa è il nome del grande fiume che percorre lo stato di El Salvador, e sappiamo che Cesare nel 1956-1959 fu impegnato a creare una piantagione di cotone nel Distretto di Usulután presso San Marcos, sulle rive del fiume Lempa. Possiamo pertanto ipotizzare che durante gli sterri siano stati recuperati i reperti di ceramica conservati nella cassa.
La zona è archeologicamente conosciuta e rientra nelle così dette “culture periferiche” del mondo maya.
Il personaggio
Cesare Fabietti (1923-1999), triestino d’origine, visse un’intensa esistenza impegnandosi come agronomo e professore di entomologia nei paesi di quattro continenti.
Laureatosi in agraria presso l’Università di Bologna, era partito nei primi anni Cinquanta per cercare fortuna in America. Dopo un breve soggiorno in Guatemala, si era recato nella vicina repubblica di El Salvador dove aveva accettato un avventuroso incarico come agricoltore pioniere in una remota area vergine a sud del fiume Lempa, affacciata sull’Oceano Pacifico, al fine di impiantarvi una coltura di cotone. È da qui che certamente provengono i materiali della sua collezione.
Dal 1960 si spostò a Washington D.C., poi a Fresno e morì a San Francisco il 30 dicembre 1999.
Intraprendente e infaticabile lavoratore, con la sua attività dimostrò che applicando alle varie situazioni e problemi la propria esperienza, unitamente a doti tecniche e a una buona dose di perseveranza, tutto riesce e con profitto, ogni scommessa può essere vinta.