Catalogo dei beni culturali
Musei civici del comune di trieste
Attilio Badodi nacque a Piacenza nel 1880, mosse i primi passi da fotografo nel laboratorio dello zio e, quando si trasferì ventiduenne a Milano, lavorò presso lo studio Fumagalli. Nel 1908 riuscì ad aprire il suo studio privato in via Brera e ad inserirsi nel mondo teatrale milanese. Badodi amava molto il teatro ed era assiduo frequentatore degli spettacoli milanesi, divenne amico di attori, musicisti, commediografi e scrittori. Il suo studio di via Brera divenne meta delle celebrità del tempo che si recavano a farsi ritrarre come Lydia Borelli, Isa Miranda, Dina Galli, Maria Melato e Paola Borboni. Il successo crescente lo portò ad assumere fino a dieci lavoranti e a diventare un punto di riferimento del mondo teatrale e cinematografico milanese dei primi del Novecento, tanto che per gli attori esordienti l'essere immortalati dal Badodi divenne quasi una sorta di “promozione” nella propria carriera. Nel suo archivio fotografico troviamo i ritratti di celebrità quali Toscanini, Mascagni, Puccini, Pirandello, D'Annunzio, Petrolini, Emma Grammatica, Einaudi e tanti altri. I personaggi importanti preferiva ospitarli nel suo studio dove si affidava alla sola luce naturale per la creazione dei suoi ritratti. Badodi fu un vero professionista della “posa” ed il meglio di se lo diede con il ritratto e la fotografia “flou”, rare sono le istantanee e anche quando la istantanea ebbe la meglio sulla “posa artistica” lui non rinunciò al suo stile e non volle adeguarsi alla nuova moda. Tra i personaggi ritratti e conservati nell'archivio del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl citiamo il tenore Enzo De Muro Lomanto, il comico dialettale Angelo Cecchelin, il baritono Riccardo Stracciari, l'attore drammatico Ermete Zacconi, la soprano Gina Cigna, l'attore Antonio Gandusio. Nel 1965, due anni prima della morte, chiuse lo studio senza un erede, anche perchè il figlio Alfredo, pittore, aveva perso la vita in Russia.